Settembre
2000
Considerazioni
generali
L'osservazione dalla quale parte questo progetto è che anche
se un giornale, oltre a essere uno strumento di comunicazione, è
un formidabile organizzatore, un sito internet ha una capacità
mille volte superiore di organizzare comportamenti: mettere in contatto
gruppi di persone che hanno le stesse esigenze e trovare interlocutori
che sono disposti a soddisfare queste esigenze.
Internet permette di dare forma e misura alla domanda di un servizio
o un prodotto e di organizzarla in modo tale che chi vuole soddisfarla
non ha più bisogno di complicate e costosissime reti di vendita.
Non solo, attraverso il meccanismo dei forum o delle pagine tematiche
io posso costantemente monitorare in modo ultraeconomico interessi,
mode e resistenze verso determinati prodotti. Questo è vero
in particolare se si tratta di prodotti che riguardano nicchie di
mercato o particolari fruitori.
La
strategia di vendita su internet parte quindi al contrario. La pubblicità
diretta del prodotto è preceduta dalla creazione di un sito
tematico che raccolga una comunità di navigatori interessati
a quella tematica particolare. Solo successivamente lancio la proposta
commerciale essendo sicuro di aver "messo insieme" il
target ideale del mio messaggio.
In questo momento diversi gruppi di investitori, mossi dalla convinzione
che uno sviluppo e un consumo sostenibile siano possibili e indispensabili,
stanno creando imprese eticamente orientate. Sicuramente c'è
un grande spazio visto che in Usa il mercato etico ed ecologico
rappresenta il 20% del mercato.
Quello che vediamo è che i gruppi tradizionali stanno seguendo
una duplice strada. Nel caso dell'olio di colza fanno una concorrenza
non trasparente proponendo gasolio allungato con olio di colza spacciandolo
per bio-diesel e lanciando una campagna di disinformazione basata
su vere e proprie invenzioni. Ad esempio: il Corriere della Sera
e altri hanno pubblicato la notizia che una università svedese
aveva fatto una ricerca scoprendo che la colza inquina 10 volte
di più del gasolio. Notizia da noi verificata essere assolutamente
inventata tanto che il Corriere ha pubblicato la smentita.
Dall'altra
parte si assiste a tentativi di commercializzare prodotti biologici
di bassa qualità attaccando le posizioni conquistate da chi
lavora nel biologico da anni con una politica di prezzi aggressiva.
C'è poi da considerare che i gruppi di investitori e imprenditori
che vogliono fare una politica corretta verso i consumatori devono
fare i conti con la necessità di costruire un rapporto con
il mercato che deve per forza saltare i tradizionali circuiti perché
sono troppo costosi e disperdendo le energie rischiando di compromettere
i risultati.
Facciamo un esempio: se voglio mettere sul mercato una Spa o un
fondo di investimento etico devo fare arrivare l'informazione ai
potenziali investitori. Alcatraz e Aam Terranuova sono in grado
di muovere l'interesse del target potenziale grazie alle riviste
e ai libri su carta e grazie ai siti che sono già operativi.
Si tratta ora di potenziare i servizi già offerti con altri
creando un portale nel quale convergono i naviganti che hanno a
cuore i principi etici. Si tratta quindi di dare il via a una campagna
sul prodotto specifico. Usando tutti i canali, cartacei e virtuali
si, spiegherà la centralità per il movimento etico
di dotarsi di strumenti finanziari. Contemporaneamente si varerà
un sito specifico con informazioni inerenti alla borsa in generale
e in particolare a previsioni e analisi sugli incredibili risultati
ottenuti fino ad ora dalle imprese etiche e dai fondi etici. Il
sito permetterà anche di iscriversi a una mailing list per
ricevere informazioni particolari, in tempo reale, su quello che
noi vediamo sta succedendo nel mercato e le nuove opportunità.
Ecco che abbiamo costruito una piattaforma per lanciare la nostra
proposta di acquisto. Se scegliamo, poi, di rivolgerci anche a piccoli
azionisti la rete di simpatizzanti che si raccoglie intorno a Aam
Terranuova e Alcatrtaz potranno essere il veicolo per organizzare
una serie di incontri pubblici, "Azioni Etiche Party",
dove un promoter interverrà proponendo l'acquisto. Se invece
il nostro obiettivo è di portare in borsa piccole imprese
costruendo una holding etica potremo usare l'archivio di Linkamici
e di Aam Terranuova (e la nostra rete di relazioni personali, consolidate
da anni) per mettere in connessione gli attori potenziali di una
simile impresa.
Passando
a un altro esempio, poniamo si voglia commercializzare un nuovo
meccanismo per il risparmio di carburante o una nuova auto a aria
compressa. In questo caso la vendita individuale non è il
nostro bersaglio iniziale perché il pubblico dei singoli
è lento a partire sulle novità. È forse preferibile
puntare su acquirenti consistenti, come imprese che hanno un parco
automezzi, amministrazioni pubbliche, cooperative di taxisti e di
autotrasportatori, e anche sindacati di tutte le categorie, associazioni,
ecc. Invece di muovere una rete di venditori che avrebbe costi vertiginosi
posso coinvolgere tutti i gruppi che si occupano di ecologia e ambiente
e far sì che sia il loro tam tam a portarmi i clienti. Quindi
si tratterà di lanciare una campagna su carta e su web incentrata
sul risparmio energetico e le nuove tecnologie. All'interno di questa
campagna segnalerò una pagina web e un dépliant che
spiegano in modo chiaro cosa un sindaco, un imprenditore o il presidente
di un'associacione possono fare da subito per cambiare la situazione
dell'inquinamento e quali risparmi possono ottenere e quali vantaggi
di immagine sono correlati. Un'altra pagina del sito offrirà
pubblicità gratuita segnalando tutti i gruppi che hanno aderito
alla campagna comprando i nuovi prodotti proposti. Quindi insieme
alle associazioni ecologiste si organizzeranno una serie di manifestazioni
coinvolgendo come sponsor proprio i nostri nuovi clienti. E la cosa
interessante di questa strategia commerciale è che essa è
formidabile dal punto di vista delle associazioni ambientaliste
che vogliono difendere l'ambiente, da quello delle imprese, delle
amministrazioni e delle associazioni che acquistano i prodotti per
il risparmio energetico e dal punto di vista degli imprenditori
che propongono questi nuovi prodotti per il risparmio energetico.
Inoltre questa modalità di iniziativa culturale e economica
è proprio la nostra mission: usare la nostra capacità
di informazione e di relazione per dare gambe concrete a una nuova
concezione della vita. Lo facevamo 20 anni fa pubblicizzando e consociando
piccoli produttori, centri culturali e terapeuti tanto più
lo vogliamo fare oggi, in grande, usando tutto il peso della nostra
esperienza in questo settore. Non c'è la separazione che
si trova comunemente nel mercato dove chi informa e chi pubblicizza
sono semplicemente persone pagate per farlo. Noi vogliamo farlo
perché è il centro del nostro progetto. Solo se l'economia
delle nuove tecnologie otterrà risultati eccellenti potremo
arrivare a un miglioramento rapido delle condizioni ambientali e
sociali del pianeta.
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