Dio è un grande business

Noi cerchiamo di scoprire l'amore di Dio in ogni cosa. Guarda come vivevano i tuoi antenati 50mila anni fa, alla mercé totale di bestie feroci, intemperie, fame e malanni. Se avevano fortuna vivevano fino a 20 anni. Il progresso è stato lento e pieno di sofferenze. Ma dopo millenni avevamo scoperto l'agricoltura, la tessitura, l'arte di costruire case e di lenire il dolore con droghe incredibili e potentissime. Poi è iniziato il periodo buio delle guerre che però hanno permesso a 4 miliardi di esseri umani di avere accesso a cibo, casa, istruzione e tempo libero. E nonostante che 2 miliardi di persone vivano ingiustamente e terribilmente in miseria non possiamo non vedere che comunque un miglioramento c'è stato negli ultimi 6mila anni. Nonostante tutto. Oggi i più poveri del pianeta vivono mediamente 40 anni. È ingiusto, certo, ma è comunque meglio che vivere solo 20 anni. Noi oggi possiamo guardare la realtà cercando questo filo rosso del progresso. Scrutando in quale legame del DNA del mondo è scritto il prossimo passo positivo. Sappiamo per certo che, se l'Universo è buono veramente, esso ha predisposto una via d'uscita per togliere dalla sofferenza fisica e psicologica l'umanità e metterla in uno stato nel quale almeno le sofferenze più inutili e ingiuste della vita siano cancellate.

La mucca pazza salverà il mondo!

Se guardi la realtà salta all'occhio che sono stati i soldi a causare il disastro degli ultimi 6mila anni. Il mondo gira intorno alla ricchezza. Da quando alcuni si sono accorti che potevano rubare il cibo, le donne e gli animali di altri si è scatenato il macello. Le società schiaviste si sono evolute su questo principio di violenza ma, spontaneamente, si sono sviluppate fino a mettersi in crisi e creare qualche cosa di nuovo, appena un po' meno violento. Sono nati i commerci in grande stile, su navi enormi, e le manifatture, e si sono fatti avanti molti furbi che si sono arricchiti finanziando imprese commerciali. Il meccanismo stesso della rapina più barbara e militare, sviluppandosi, ha naturalmente creato una situazione nella quale ci si arricchiva di più commerciando che rapinando. E questo nuovo tipo di società ha visto crescere costantemente il potere di una classe che basava la sua forza non sulle capacità militari (i nobili) ma sulla capacità commerciale (i borghesi).
E, all'interno della borghesia, via via che i commerci si sviluppavano, è cresciuta una casta di banchieri che disponevano non di merci ma di denaro per far muovere le merci. E a questo punto succede una cosa strana. I nobili hanno le armi, controllano ancora gli eserciti, ma sono talmente prigionieri dei meccanismi naturali della nuova situazione economica e sociale che non gli viene in mente di muovere contro i borghesi ed espropriarli di tutte le loro ricchezze senza tante storie. Il nuovo ordine sociale li ha addomesticati. E la situazione è tale da rendere impossibili le guerre che non siano sostenute dai banchieri attraverso i loro prestiti. E i banchieri non finanziano spesso guerre contro se stessi. E a questo punto il potere del denaro è tale che reclama la conquista di nuove possibilità di moltiplicarsi. E l'intelligenza collettiva dell'umanità produce l'invenzione mirabolante del motore a vapore.
I rapporti di forza a questo punto sono saltati e il potere è passato nelle mani dei padroni della produzione (i capitalisti) che sono diventati più potenti dei nobili. Le guerre non sono finite ma sono diventate imprese commerciali. Il che è meglio. In modo impercettibile ma è meglio.

Nelle guerre commerciali, per esempio, c'è la Croce Rossa e a volte si curano i feriti e può succedere addirittura che uno rispetti i prigionieri (nei giorni dispari). La sete di denaro dei capitalisti ha messo le ali ai piedi del mondo. Tutto il producibile è stato prodotto in scala industriale. E quando non ci sono state più merci da produrre ne sono state inventate di nuove in un'esplosione geometrica simile all'espandersi di un virus. È stata un'epidemia che ha sconvolto il mondo. E non solo si sono prodotti oggetti ma anche immagini, suoni, servizi, idee. Il denaro ha preso il controllo di qualsiasi minimo aspetto della nostra vita. Ha penetrato ogni anfratto, ogni sacrario. Ha sconvolto l'idea stessa di religione, di famiglia, di senso della vita. E in questo processo è sempre più aumentato il valore delle idee. Puoi guadagnare miliardi inventando una nuova canzone, un collante chimico, un gioco cretino per adolescenti deficienti.
E il potere delle idee ha indotto l'umanità a inventare qualche cosa che permettesse alle idee di esplorare nuovi mercati. Ed è nato il computer con la sua corte di video digitali, microfoni, internet, webcam e cellulari spaziali che ti permettono di rompere i coglioni al mondo stando nella tua casetta persa tra i monti. Ora noi siamo nel pieno della rivoluzione dell'informazione e del computer. I tre uomini più ricchi del mondo hanno fatto i soldi con delle idee nel campo dei computer. Dei 10 uomini più ricchi del Giappone 8 non hanno mai prodotto niente, hanno solo avuto buone idee nel campo delle speculazioni finanziarie. E hanno fatto i soldi col denaro degli altri. I banchieri pagano a peso d'oro gli analisti finanziari perché gli dicono cosa fare dei loro soldi. Alcuni analisti poi sono diventati così abili da mettersi in proprio per giocare in borsa delle partite vincenti contro potenze economiche del calibro degli Stati Uniti D'America.
In 6000 anni l'umanità è passata dal dominio della forza bruta al dominio della capacità di relazione (il commercio) e della capacità di produrre (e controllare le risorse finanziarie). Ora siamo nell'epoca del dominio delle idee. Non è più importante neppure il prodotto che viene venduto ma il suo marchio. Ci sono aziende tra le più ricche del mondo che vendono ovunque milioni di pezzi senza possedere neppure una fabbrica. Esse possiedono l'idea, il marchio e la rete di relazioni che garantisce al loro prodotto di giungere in migliaia di punti vendita. Per queste aziende le idee sono tutto. Ma sempre più esse si preoccupano di capire le idee del pubblico e temono più di ogni altra cosa la volubilità dei consumatori. E allora servono nuove idee, non solo sul prodotto ma sulla sua immagine e nuove idee su come fare a capire che cosa desidera il pubblico e perché. Si sta sviluppando la dittatura delle idee.
Una situazione di partenza ottima in quanto le idee ce le possono avere tutti, sono una risorsa equamente divisa tra gli esseri umani. E infatti vediamo che, grazie al microcredito, alla cooperazione solidale, a incredibili invenzioni sociali ed economiche, milioni di persone stanno uscendo dalla miseria usando la loro capacità di avere idee e trasformarle in imprese commerciali.
Internet sta dando a tutti il diritto all'accesso al mondo degli affari. Chiunque abbia una buona idea, e la sappia presentare bene, può oggi trovare finanziatori disposti a rischiare e produttori pronti a mettere sul mercato qualunque cosa in qualunque quantità a prezzi calmierati da una competizione selvaggia. Non è facile perché ogni giorno ci provano in milioni... Però molti ci riescono... Il problema è che le idee, comunque, hanno bisogno dei soldi per camminare. Il centro del potere è ancora in mano a chi ha i soldi. Chi ha le idee è molto potente ma non tanto quanto chi ha soldi e relazioni. Ma questa è solo una faccia della medaglia. Dall'altra parte della barricata ci sono i consumatori che non sono per niente soddisfatti di come vanno le cose. Quelli che hanno le idee e quelli che hanno hanno i soldi pensano solo a arricchirsi, la mucca diventa pazza, il pianeta boccheggia e i figli crescono asmatici.
Accendi il telegiornale e il mondo è un mattatoio e ti senti impotente, escluso dal controllo della tua vita perché non hai i soldi e le tue idee non vengono valorizzate. E internet ti ripete a ogni angolo di strada che la comunicazione è essenziale, che tutte le informazioni sono lì pronte, tutte le connessioni sono state attivate e tu sai che c'è tanta gente che s'è rotta i coglioni come te. E poi vieni a sapere che il 5% degli acquirenti Nike ha cambiato marca perché non gli piaceva come trattavano i bambini nelle loro fabbriche. E la Nike si è impegnata a migliorare la situazione. E poi vieni a sapere che ci sono dei gruppi di acquisto di prodotti biologici. Così, dopo l'esplosione della mucca pazza, ne sono nati a migliaia in tutta Europa. E spesso si connettono con i gruppi d'acquisto aziendali che non hanno mai smesso di funzionare dagli inizi del 1900. E questi spacci sindacali vengono cambiati e iniziano a garantire la qualità dei cibi biologici. E qua e là si iniziano a comprare collettivamente auto e computer...
E così piano piano milioni di persone si accorgono che le loro idee gli fanno risparmiare dei soldi, li fanno vivere meglio. L'operaio lavora ancora con le mani ma inizia a spendere col cervello. E si accorge che così facendo può lavorare la metà, conoscere un sacco di gente nuova aderendo a una banca del tempo e così scopre che anche per lui le relazioni sono una risorsa economica oltre che esistenziale.

Io vedo questo osservando i fatti quotidiani. Enormi masse di persone stanno faticosamente conquistando il loro diritto a trarre buona parte del proprio reddito dalle proprie idee e dalle proprie relazioni. Milioni di persone hanno capito di valere molto e per questo si impegnano in mille modi per sviluppare le proprie potenzialità. E vedono sempre di più che questo sforzo libera il loro tempo e trasforma in una risorsa preziosa capacità di comunicazione, di relazione e creatività. Cioè, siamo davanti a un fenomeno che è innescato da una semplice esigenza di merci migliori a prezzi più bassi. Ma provoca un totale cambiamento della percezione di sé.
La fase che si sta aprendo sarà il trionfo dell'autostima umana. Cazzo, siamo una grande specie, noi umani, siamo arrivati fino a qui senza zanne e senza pelliccia. Siamo dei veri paraculi universali! E cosa succede se la gente c'ha una botta di fiducia? Gli dà alla testa! Perché non sono abituati. E gli viene in mente che sia possibile collaborare con gli altri esseri umani, consumare solo prodotti etici e aiutarsi, mantenere la parola data, razionalizzare la distribuzione delle merci, risparmiare energia, evitare la fine del mondo e volersi bene anche da vecchi.
A questo punto arriviamo noi del Network delle Papere Felici e diciamo: "Ok, sapevamo che, sotto sotto, volevate questo e ci siamo preparati. Ecco qua: cibi biologici a prezzi allucinanti, sconto su auto ecologica, banca e assicurazione etica, se vuoi cambiare lavoro ti faccio un corso nel più bel posto del mondo, si mangia da Dio ed è gratis, poi ti faccio una consulenza e diventi uno che va a piantare la colza nana in una discarica e la trasformi in un paradiso. Contemporaneamente, se convinci il tuo comune a mettere su una centrale di pannelli solari ti do lo 0,5%, cioè 30 milioni, che investi in una centrale eolica fatta dai Khmer della Cambogia, che ci permette di importare delle camice bio, che se tu poi quando fai l'assicurazione la fai fare anche ai tuoi cugini che sono 33, allora ti do un materasso in lattice, biodinamico coi fiori di Bach con già dentro la pianta che poi il 5% va a un fondo etico che ci compri la decappottabile adattata per la zia portatrice d'handicap, con motore ad aria compressa che refrigera l'atmosfera perché l'aria esce a meno 20 gradi sotto zero, cioè ghiacciata, che se provi a penetrarla biblicamente ti si ghiacciolizza talmente che ti casca.
Poi, per esempio, vai in vacanza no a Cesenatico ma allo stesso prezzo mettendoci sopra 20 ore a scambio del tempo a fare il dog sitter in una compagnia teatrale di non vedenti, allora vai alle Canarie in una comune di ex militari polacchi recuperati che fanno calzoncini da tennis per culone extra large, perché adorano le donne che ci sono veramente, allora tu ti occupi delle etichette che le loro fanno schifo e poi a Natale ti arriva un panettone candito con le cavallette fritte che fanno schifo ma i selvaggi dell'Amazzonia lo fanno così e son cazzi. Insomma non puoi resistere. Il Network è alle porte.

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