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Internet Salverà Il Mondo

di Jacopo Fo

 

Appendice

 

L'oppressione esercitata dalle prime società guerriere era diretta, fisica e senza mediazioni. Ad Atene l'aristocrazia era in nerbo dell'esercito e il potere era garantito dalla forza militare degli aristocratici, soldati di professione che erano in grado in qualunque momento di massacrare le classi subalterne, e più di una volta lo fecero.

Questo rapporto militare diretto lo troviamo anche più tardi nella storia. Lo avevano i colonizzatori europei nei confronti degli africani, dei nativi americani e in generale di tutti i popoli colonizzati. Ma già nel periodo della Roma imperiale si sviluppa una strategia diversa. l'aristocrazia patrizia cede la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell'impero. Infatti, i territori controllati sono talmente estesi che gli aristocratici devono "consociarsi" prima con la plebe romana poi con tutti gli italici, infine con tutti i popoli dominati. Ma si tratta più che altro di una consociazione tra aristocrazie che a loro volta controllano militarmente i loro servi e schiavi.

Ma con la crisi dell'impero romano succede dell'altro. Nelle lotte per la successione imperatori e generali golpisti arrivano a fare offerte molto allettanti ai soldati pur di averli dalla loro parte.

Poi un bel giorno il re barbaro Totila, restato senza esercito, ha un'idea storica: dona territori ricchissimi ai contadini poveri chiedendo in cambio un soldato per ogni famiglia.

L'idea per i tempi era pazzesca perché si pensava che solo i soldati di professione sapessero combattere e che un esercito di contadini sarebbe stato spazzato via in un soffio dalle armate imperiali.

Invece Totila stravince con i suoi straccioni.

Da allora lo stesso sistema viene via via utilizzato da imperatori d'oriente (ad esempio contro gli Unni) e d'occidente e da pretendenti al trono più o meno legittimi.

I risultati sono quasi sempre eccezionali e nel medio evo questa nuova realtà consolida una coscienza da parte del popolo della propria forza militare che baratta con libertà, diritti e migliori condizioni economiche.

Nel medio evo nascono i liberi Comuni, dove artigiani e commercianti, discendenti dai servi della gleba, vivono in isole abbastanza indipendenti dallo strapotere feudale. E, molto spesso, l'autonomia delle città mercantili deve essere difesa militarmente o patteggiata offrendo soldati che combattessero dietro le bandiere dei nobili.

Nel Medio Evo c'è una costante contrattazione del potere dal punto di vista della forza militare. Addirittura gli svizzeri saldano la loro indipendenza con la capacità di offrire eserciti mercenari al miglior offerente.

Questa situazione crea nel medio evo una certa ricchezza nelle mani di persone che non fanno parte della classe nobile. I nuovi diritti civili, fiscali e politici, in mano dei borghesi, permettono ad alcuni di sviluppare attività economiche talmente fiorenti che il centro dell'economia divennero le città e i nobili si trovarono costretti a chiedere prestiti ai banchieri per farsi guerra.

Così il loro potere divenne condizionato e si basò sempre di più sulle capacità di mediare con il potere dei borghesi, le pretese dei mercenari, la forza militare dei contadini e le finanze dei banchieri.

La rivoluzione industriale creò infine la classe operaia e la sua capacità di bloccare la produzione.

Così il potere della borghesia si è poggiato per quasi due secoli su un complesso sistema di clienteralismo, e sulla disponibilità della piccola borghesia a sostenere il capitale piuttosto che allearsi con i lavoratori.

Negli anni sessanta il potere ha affinato le sue capacità di costruire consenso usando in modo massiccio i mass media, sostituendo i lavoratori non specializzati con le macchine, concedendo uno status di privilegio alle aristocrazie operaie e favorendo una microimpresa fatta di "padroncini", taxisti, camionisti, rappresentanti ecc.

La politica, come il commercio, è diventata negli ultimi decenni essenzialmente una questione pubblicitaria.

Se è vero che ancora il potere capitalista, nel suo complesso, è garantito dalla sua forza militare, lo scontro tra le forze politiche e economiche passa essenzialmente per la capacità di "convincere˛ il consumatore-elettore.

Fino all'esplosione delle televisioni e delle radio private però il cittadino pagava il canone o il prezzo del giornale per essere raggiunto dalla pubblicità.

Poi si è iniziato a offrire spettacoli gratuiti pur di veicolare pubblicità e infine con internet si è arrivati a pagare il cittadino purché ascolti.

La battaglia in internet si combatte a colpi di servizi e software regalato e già molte compagnie sono arrivate a pagare chi è disposto a guardare la pubblicità;

Ma il peso del meccanismo della gratuità in internet ha valenze davvero enormi.

Ad esempio, per lanciare un nuovo programma le imprese di software ne regalano milioni di copie di una versione semplificata per vendere poi versioni più avanzate a centinaia di migliaia. Anzi, si è verificato che il meccanismo della copia artigianale dei dischetti rivenduti poi a un decimo del prezzo ufficiale ha fatto il successo e la fortuna di molti software.

E' come se lo sviluppo della cultura a disposizione della gente porti naturalmente le imprese commerciali e i gruppi di potere al tentativo di "comprare" il consenso attraverso la gratuità.

 

Nel Terzo Mondo non lo fanno

 

Non voglio con questo dire che il capitalismo è diventato buono. E' sempre una carogna.

Basta guardare al sistema economico escogitato per tenere nella miseria i paesi "in via di sviluppo", basato sui mercati chiusi. Non crediate che chi produce banane in Africa possa venderle a chi vuole. E com'è possibile che una risorsa non rinnovabile come il petrolio costi quanto l'acqua minerale?

Ma anche la situazione delle popolazioni povere, escluse dalle risorse della rete informatica, è, comunque, stellarmente lontana da quella di 30 anni fa.

La miniaturizzazione dell'elettronica e il crollo dei prezzi delle macchine utensili ha permesso uno sviluppo economico a ritmi notevoli.

Oggi lo sviluppo delle zone depresse ha come unica speranza la creatività di migliaia di cooperative che, utilizzando tecnologie elementari, stanno riuscendo a fermare la desertificazione, e lo scambio di informazioni (via internet) su queste tecniche povere e facilmente gestibili è un'opportunità eccellente.

 

Sponsorizzami la pace in Burundi

 

Ma il colpo grosso, per gli umani di buona volontà sarà il fatto che il meccanismo della promozione attraverso i regali innescherà certamente una spirale perversa. Si è cominciato regalando software e brevi filmetti e si finirà offrendo ai consumatori miracoli in politica internazionale.

"Bevi Coca Cola e non ci saranno più guerre!" sarà uno slogan possibile in futuro.

Ed è un'assurdità meno assurda di quel che sembra.

Proprio la Coca Cola per arginare la crisi di immagine e di vendite ha iniziato una nuova politica pubblicitaria, invece che nei soliti spot ha investito nella bonifica delle zone alluvionate dell'Africa.

Invece la Microsoft ha dichiarato guerra al Verme della Guinea, terribile parassita stroncabile al prezzo di 50 miliardi di lire circa.

 

Quanto potere ha un cazzone con un bazooka?

 

A voler schematizzare si potrebbe dire che esiste una corrispondenza tra il livello di diritti delle persone, la loro capacità distruttiva e la loro capacità di informazione.

Ai tempi dei romani il massimo che potevi fare se ti incazzavi era pigliare la spada e cercare di tagliare la testa a una decina di centurioni prima che ti beccassero. E per riuscirci dovevi essere molto grande e molto grosso.

Nel medio evo  con la balestra già potevi fare danni maggiori. Con l'invenzione della carabina la situazione migliorò notevolmente, le bombe a orologeria e la pistola a sei colpi decretarono la nascita della democrazia. Oggi posso far saltare in aria un palazzo con una comune bombola del gas e uno studentello deficiente può fare miliardi di dollari di danni con un virus informatico. Oggi più che mai il potere ha bisogno di consenso e dovrà giocoforza scendere a patti con i cittadini che, oltretutto, non sono mai stati così informati.

 

Una super centrale multimediale costa quanto un anno di stipendio

 

In tutto questo discorso va anche considerato il fatto che internet sta facendo esplodere la domanda di "opere d'arte" giochi, scritti e spettacoli.

Fra non molto, tra TV normali, satellitari, a fibre ottiche e via internet si potrà scegliere tra mille canali e mille tipi di intrattenimenti diversi.

La tendenza sarà quella di spazi su misura per ogni tipo di gusto e anche le minoranze più piccole avranno canali tematici a loro dedicati e sarà normale leggere un giornale o guardare una tv personalizzata sulla base dei propri gusti.

Questo vuol dire un'enorme domanda di prodotti "culturali".

E l'offerta sarà prodotta da una miriade di microgruppi indipendenti e flessibili che controlleranno la maggior parte del mercato.

Questo sarà possibile grazie al fatto che già oggi con una decina di milioni posso acquistare telecamera, registratore e computer in grado di montare video e trasmetterli in rete.

La stessa attrezzatura solo 10 anni fa mi sarebbe costata 100 milioni e avrebbe avuto possibilità stellarmente inferiori.

 

Il computer ti cambia la testa. Te la fa spray.

 

Uno degli elementi del terrorismo antinformatico è che stare davanti allo schermo rincoglionisce, è una droga, si perdono i contatti col mondo e con gli esseri in carne ed ossa.

Ora c'è da dire che se uno si droga (di computer, di eroina, di tifo calcistico, di violenza...) la colpa non è della sostanza in sé ma dei vuoti di personalità di quella persona.

Sono poche le cose che sono buone o cattive di per sé.

La bomba atomica è comunque cattiva. Ma magari fra mille anni salviamo la Terra bombardando con missili atomici un asteroide scemo che ci sta venendo addosso, e allora tutti giù a dire che la bomba atomica è una figata pazzesca.

Ma le caratteristiche positive del computer sono di certo enormi non solo per quel che si può fare ma perché facendolo educhiamo la nostra mente a ragionare in modo consequenziale e a fare azioni coordinate secondo uno schema preciso.

La difficoltà ad agire in modo continuativo e consequenziale è uno degli ostacoli maggiori che si devono superare per imparare a usare il PC e è anche l'ostacolo più arduo che si frappone tra di noi e una vita soddisfacente.

Mettiamo sempre il carro davanti ai buoi, capiamo fischi per fiaschi e saltiamo di palo in frasca. La differenza tra il computer e la vita è che col PC puoi permetterti di sbagliare centinaia di volte (e così imparare) in un tempo brevissimo.

Nella vita imparare a ragionare in modo razionale sbagliando è un po' più difficile. Insomma se ti sbagli e schiacci "quit" invece di "register" non ti succede niente di terribile. Invece se confondi un grizzly con il tuo forno a microonde gli effetti sono più radicali.

 

Nel nuovo sistema economico "informato" si scoprono vantaggi inimmaginabili.

 

Gli imprenditori si stanno accorgendo che per anni hanno fatto cazzate mostruose senza neppure avere il modo di accorgersene.

E' il famoso "caso del formaggio".

Un supermercato americano inizia a regalare ai clienti più affezionati un computer col quale fare le ordinazioni da casa per poi passare a ritirare la merce già nei sacchetti. Agli altri acquirenti regala una tessera per avere sconti che però permette di memorizzare chi ha comprato cosa.

In questo modo si è scoperto che un formaggio, che stava per essere tolto dalla rosa dei prodotti venduti era acquistato dal 25% dei clienti che spendevano più soldi.

Quindi eliminandolo si rischiava di perdere parte dei compratori migliori che avrebbero cercato altrove il loro formaggio preferito.

Ecco come un'informazione può far diventare conveniente per le aziende qualche cosa che apparentemente sembra uno spreco di lavoro e di denaro.

Oggi ci sono organizzazioni che comprano e vendono informazioni sui consumatori.

Non parlo degli obsoleti commerci di indirizzi, raccolti allo scopo di bombardare di dépliant cassette più o meno postali. E neanche di schedari spionistici dove per ogni umano è annotato tutto quel che compra.

Queste aziende che lavorano elaborando informazioni sui consumi non sanno che farsene delle tue informazioni individuali.

Vogliono scoprire quali sono gli elementi di similitudine nei consumi di gruppi omogenei.

Ogni volta che individuano una costante hanno fatto bingo perché sanno cosa desidera un tipo di cliente e dove fare pubblicità per contattarlo.

E darebbero un sacco di soldi per sapere anche come preferiresti un auto, un gelato o una maglietta.

Il meccanismo è perverso perché una volta che hanno speso fantastiliardi di dollari per sapere cosa vuoi si sentiranno in dovere di dartelo.

Che cosa succede se i gruppi umani impegnati nella pace, l'ecologia e i diritti umani decidono di vendere le informazioni sulle loro preferenze alle multinazionali?

 

1) Fanno un sacco di soldi che possono investire in campagne umanitarie.

2) Convincono le multinazionali che se vogliono il consenso di una grande fetta di consumatori devono investire in pace, amore e ecologia.

 

La conclusione di tutto il discorso è che stiamo per vincere la gara di resistenza con il male, la stupidità e la violenza.

 


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