G8
pacifismo e violenza:
quale strategia per il movimento
Interventi
al forum su www.tutebianche.it - Inizio giugno 2001
Cari
compagni,
vorrei segnalarvi lo scontro che si sta verificando in questo forum
nelle sottopagine del messaggio "Adolfo 6 tutti noi".
Un poliziotto fascista scrive che ha intenzione di sodomizzarci
tutti con il manganello usato dalla parte del manico, dove c'è
il gancio e fa più male. Ma lo scontro non è tanto
con questo ospite gentile e raffinato quanto tra due diversi modi
di rispondergli.
Salvatore
e "LottamediaticalBO" (che nome!) e altri rispondono con
salce ironia, Nea e "Rosso dalla testa ai piedi" (impressionante!)
si scatenano in improperi proponendosi loro di sodomizzare lui col
manganello dalla parte del gancio secondo la vecchia logica del
rispondere colpo su colpo. Ora devo dirvi che chi si mette su questo
piano mi fa un po' impressione.
Credo che sia una questione cruciale. La violenza, anche quella
verbale, corrompe. Quando scegli la violenza poi devi farla e sono
sempre i più imbecilli quelli che ci riescono meglio. E finisce
che i generali li vanno a fare loro. Puoi avere i migliori ideali
del mondo ma se dai potere ai violenti sei finito. Appena si inizia
a sparare i compagni violenti e imbecilli fanno fuori quelli che
ci credono veramente.
Successe così anche negli anni '70. Vi ricordate di Fioroni?
Era un capo militare dell'Autonomia Operaia che si organizzò
un esercito privato e lo usò per rapire Saronio, che era
un bravisimo compagno anch'esso a capo della stessa organizzazione
militare di Fioroni. Saronio viene ucciso durante il rapimento,
soffriva di cuore e questi criminali imbecilli gli danno troppo
cloroformio. Fioroni intasca comunque 300 milioni di riscatto dalla
famiglia ma è un cretino e si fa prendere. Dopo 10 minuti
di galera denuncia una cosa come 150 compagni, tra i quali il sottoscritto.
La violenza corrompe ed esalta la parte peggiore di un movimento.
C'è sempre qualcuno che è un po' più coglione
di te ma è un po' più bravo a spezzare le ossa. Sono
quelli che non hanno anima i più bravi a uccidere. Bisogna
imparare la lezione del Chapas! Un popolo sottoposto da 500 anni
di genocidio si è trovato nella necessità assoluta
di difendersi.
Ci
sono casi di "legittima difesa diretta" in cui la violenza
è irrinunciabile. Li stavano sterminando NON in senso figurato.
Ma Marcos sa che nessun movimento, neanche il più puro, può
sopravvivere alla pratica continuata della violenza. Non hanno creato
un piccolo gruppo armato per iniziare con azioni dimostrative e
trovare così consenso. Hanno fatto esattamente il contrario!
Nonostante le loro condizioni disperate e i figli che gli morivano
ogni giorno tra le braccia, per la mancanza delle cure più
essenziali, sono restati inattivi per anni e anni, lavorando in
silenzio a costruire un movimento, con scuole popolari autogestite,
cooperative di lavoro, gruppi di aiuto solidale. Hanno costruito
la solidarietà economica di un popolo... Poi, quando hanno
ottenuto l'appoggio della stragrande maggioranza del popolo del
Chiapas hanno fissato il giorno dell'insurrezione. Poi nella notte,
preparata da anni, l'armata Zapatista si è mossa. Ma qualche
cosa non ha funzionato e allora tutto è stato rimandato di
un intero anno perché la rivolta doveva essere perfetta e
c'era un solo giorno nell'anno in cui si potesse fare. Era un problema
di chiarezza e comunicazione...
E dopo 12 mesi, di nuovo, l'Esercito Zapatista si è messo
in marcia: ha preso in un sol colpo le prencipali città del
Chiapas provocando un numero minimo di morti perché tutto
era organizzato per minimizzare le perdite anche tra i nemici. Hanno
fatto i loro comunicati, hanno lasciato il mondo a bocca aperta
(nessuno sapeva neanche che esistessero) e poi si sono ritirati
non accettando lo scontro aperto con l'esercito. Da lì in
poi non hanno più fatto azioni armate neanche per rispondere
alle numerosi stragi di civili compiute dall'esercito e dagli squadroni
della morte. Ed è questo il motivo per il quale stanno vincendo.
Hanno dato un messaggio chiaro. Hanno detto: "Guardate: ce
li abbiamo anche noi i fucili. Siamo capaci anche noi di uccidere.
Ma non lo faremo, non diventeremo come voi."
Gli zapatisti sanno benissimo che neanche il loro movimento sarebbe
sopravvissuto alla pratica quotidiana della guerra. Hanno inventato
la prima guerra simbolica della storia del mondo. La prima guerra
che nega la guerra. La prima guerra che è durata un giorno.
La prima guerra che non ha dato il potere a generali imbecilli e
criminali. E state certi che questi non perdono tempo a minacciare
gli avversari di sodomizzarli col manico del manganello. E state
certi che questi quando li prendono non parlano. (P.S.: ritornando
nel forum non ho più trovato il messaggio "Adolfo 6
tutti noi". Mi dispiace che sia stato censurato perché
per buttare via 4 stronzate si sono buttate via 5 risposte che valevano
mille volte di più. Essere pacifici e tolleranti con gli
sciocchi è una forza e una risorsa costante; chiudersi in
difensiva è un'auto limitazione mortifera.)
Jacopo
Fo
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