TI
AMO, MA IL TUO BRACCIO DESTRO MI FA SCHIFO, TAGLIATELO!
Continua
da pag.1
Diventai
un ricercatore, uno stupidologo. Avevo un mito grandioso che era
il capo del servizio d'ordine della facoltà
di Architettura. Uno piccolino, magrolino ma con un coraggio da
leone, uno che non era mai scappato una volta davanti alla polizia.
Conosco la ragazza con cui era stato insieme e allora così,
chiacchierando, cerco di sapere come fosse il mio eroe nella vita
privata, e lei mi dice: «Sai, lui è coperto completamente
di cicatrici. Quando abbiamo fatto l'amore la prima volta, poi,
ha iniziato a raccontarmi come se le era fatte: 'Questa è
una sassata, questa una sprangata, un lacrimogeno, un colpo di pistola,
una coltellata...'»
Lei non può fare a meno di notare che lui ha uno sbrego spaventoso
che parte dal polpaccio e sale su fino alla natica. Una specie di
spadata a due mani. E il ragazzo le parla di cicatrici insignificanti
ma non spiega come si sia procurato quella mostruosità. A
un certo punto non resiste e glielo chiede: «Sì, ma,
scusa, quella cicatrice là come te la sei fatta?» lui
si guarda e dice:
«AH, NO, QUESTA... STAVO INFILANDOMI UN PAIO DI BLUE JEANS,
C'ERA UNO SPILLO DENTRO... HO TIRATO...»
E allora ho capito di non essere il solo ad essere un po' pirla.
Così ho raccolto episodi straordinari di stupidità.
Una documentazione da tesi di laurea. Alcuni vi sembreranno impossibili
ma vi giuro che tutto è assolutamente vero.
Ad esempio, c'è la storia di un medico omeopata di Bologna
che lavora in uno studio dove sono tutti medici alternativi, agopuntori,
cristalloterapeuti, gentili, sorridenti, macrobiotici. Un giorno
arriva da lui una signora e lui capisce che, dietro al suo malessere
fisico, ci sono problemi psicologici; cerca di parlarle, di farla
aprire. Lei si ammorbidisce e a un certo punto dice:
«Sì, dottore, ho un grave cruccio che mi dà
ansia perché... vede... io ho un figlio down ("daun")».
Sbatte
una porta, non si sa cosa succede, fattostà che lui capisce:
«Ho un figlio clown ("claun")».
E, tra i due, parte un dialogo dell'assurdo:
«Signora ma non si preoccupi! Se tutti i problemi fossero
questi! Ma poi chissà che risate che vi fate a casa!»
e lei risponde: |
|
«Sì,
è un ragazzo meraviglioso, empatico, spontaneo, vitale...
ma lei capisce, i vicini di casa, la gente... sono così gretti,
crudeli...» e lui insiste:
«Signora ma non si preoccupi della gente. Si preoccupi di
divertirsi, con tutte quelle camminate strane che fanno, è
fantastico! A me piacciono tanto!»
E la signora a un certo punto inizia a sentirsi non capita, e lui
invece è buono, vuole aiutarla, venirle incontro. Alla fine
le dice:
«Va bene signora, tagliamo la testa al toro, MI DIA DUE BIGLIETTI
PER IL CIRCO. VENGO A VEDERE SUO FIGLIO E POI LE DICO!»
La signora dopo un attimo di silenzio gli salta addosso, cerca di
graffiargli la faccia, lo insulta e nell'alterco lui capisce il
malinteso, ha uno shock terribile e sviene per terra. La signora
dà l'allarme. Arrivano tutti i medici alternativi, gli fanno
il reiki alla punta dei piedi, l'agopuntura al naso, un clistere
di tisana di cipolle e rosmarino per farlo rinvenire. Dopo due ore
si riprende, spalanca gli occhi, guarda tutti in silenzio, parte
per il Congo e non torna più.
Qualcuno dirà: «Va beh, si sa, i medici alternativi
sono suonati».
Allora prendiamo un'altra categoria di esseri umani. I capitalisti
americani. Gente che è famosa per l'acume. C'hanno una testa
così grossa che devono girare con quattro guardie del corpo
che gliela sostengano.
|
Ad
esempio il padrone della ditta che produce il whiskey "Wild
Turkey", il whiskey del "Tacchino Selvaggio"
vuole festeggiare i duecento anni della nascita di questa impresa. |
Fa un contratto con una grossa ditta di pubblicitari che hanno un'idea
stupenda: sulla città nella quale è nato questo whiskey
"tacchino selvaggio" far volare, al tramonto, uno stormo
di tacchini bianchi, bellissimi. Una cosa proprio emozionante...
Noleggiano tre aerei e ci caricano sopra tremila tacchini e ne buttano
trecento sulla città prima di accorgersi che i tacchini non
volano!
Ve le vedete queste bombe di carne tacchina che vengono giù,
quaranta chilogrammi cadauna a seicentocinquanta chilometri orari
che esplodono al suolo con schizzi di sangue e interiora per ottantacinque
metri di diametro? C'è la gente che passeggia per strada,
al tramonto, chiacchierando del più e del meno e
B U U U M ! ! !
Hanno fatto un tale disastro su questa città che il padrone
del whiskey "Wild Turkey" ha dovuto vendere tutte le sue
proprietà, anche la Porsche, per pagare i danni per quello
che è passato alla storia come il primo bombardamento a base
di tacchini, su una città del Nordamerica, in tempo di pace.
Si può ipotizzare che forse gli americani non sono così
furbi. Continente nuovo... ma allora prendiamo i giapponesi. I giapponesi
sono notoriamente dei fuoriclasse dell'intelligenza. C'è
stato un gruppo di artisti3 che, per prendere in giro il consumismo,
ha lanciato una corrente di design di oggetti che non si possono
usare.
Ad
esempio hanno inventato i famosi ombrellini per le punte delle
scarpe. Sono proprio degli ombrellini, con un bastoncino e una
fibbietta. Te li metti sulle scarpe. L'uso è chiaro:
quando piove hai l'ombrello grande ma, ahimè, camminando
la punta dei piedi si bagna, e allora mettiamoci il sub-ombrello. |
|
Oppure c'è la lavatrice da passeggio. È
un salvagentone di plastica con una botola che si apre: ci butti
dentro acqua, vestiti, detersivo. Poi passeggi e così fai
il bucato. Quando devi fare la centrifuga fai un po' di twist e...
Questi artisti decidono a un certo punto di ironizzare sul fatto,
e pare che sia proprio vero, che i giapponesi non si lavino molto...
(anche gli italiani non è che si lavino molto... ma ora parliamo
dei Giapponesi) e inventano le mutande per il risparmio del consumo
della biancheria.
LE MUTANDE
A TRE BUCHI.
Hanno un buco grande dove ci si infila, come le nostre
mutande, ma invece di avere solo due buchi per le gambe, ne hanno
anche un terzo. Funzionano in modo molto semplice.
Il primo giorno ti infili le mutande: una gamba, l'altra gamba,
un buco, due buchi... il buco in più lo pieghi, c'è
un bottoncino per bloccare il buco piegato, e vai in giro.
|
Il
secondo giorno non utilizzi il primo buco vecchio: utilizzi
il secondo buco vecchio e il buco nuovo. Il buco vecchio viene
piegato e bloccato con il bottoncino.
Il terzo giorno hai usato tutti i buchi ma facendo ruotare la
mutanda ti trovi ad avere un davanti che non hai ancora usato
ed è pulito. |
Il didietro ai giapponesi non interessa (voi sapete
che hanno inventato una pillola per fare la cacca che non puzza:
FAI DEGL STRONZI BIANCHI CON DELLE STRISCE BLU COME IL DENTIFRICIO
MACLEEN'S).
Il quarto giorno, idea geniale, rovesci le mutande e ricominci daccapo
per altri tre giorni.
Il settimo giorno non vai a lavorare e non ti metti le mutande.
Risultato: una settimana, un paio di mutande!
Ovviamente era uno scherzo e questi artisti ci sono restati malissimo
quando hanno venduto un milione di esemplari di queste mutande.
A
questo punto si potrebbe sospettare che la stupidità sia
una questione di bassi livelli culturali. Ma prendiamo gli scienziati
della Nasa (l'Ente Nazionale Spaziale Americano), scopriamo che
anche loro ogni tanto fanno delle cose da restare basiti. Avevano
il problema di proteggere dalle intemperie gli Shuttle, quei missiloni
che vanno sulla luna, e invece di costruire tanti piccoli capannoni
decisero di realizzare il più grande hangar della storia
del mondo. Spesero 150 milioni di dollari, ci misero dentro tutti
i missiloni, chiusero i portelloni e se ne andarono a casa felici
e soddisfatti.
Il giorno dopo suona il telefono ed è il guardiano del capannone
che dice:
«Pronto, scienziati della Nasa? Sì... Vorreste venire
qui un attimo a vedere cosa è successo? Grazie...»
Questi arrivano: è una giornata di sole meravigliosa, aprono
il portellone e dentro nevica. Perché l'hangar era talmente
grande e talmente alto che all'interno si era creato UN MICROCLIMA
ACCELLERATO. In 24 ore pioveva, nevicava, c'era la grandine, il
sereno, la rugiada, la brina. Praticamente, tenere un missilone
dentro l'hangar per un anno era come lasciarlo alle intemperie 10
anni. Uguale.
E poi ci sono i fuoriclasse della stupidità. Quelli che arrivano
a vertici galattici. Ad esempio c'è un signore in America
che, per una scelta che definirei religiosa, decide di vivere in
una stanzetta molto piccola con finestre e porte a chiusura stagna
perfetta e di alimentarsi unicamente di fagioli, cavoli e verze...
Sì!... Si è suicidato di scoregge!!!
È morto per le sue emissioni corporee e la
cosa tragica è stata che, quando sono arrivati i soccorsi,
un pompiere è svenuto e lo hanno dovuto ricoverare per intossicazione
da metano. Per l'esattezza, questo è accaduto il 25 marzo
del 1993.
C'è anche la storia del signor Ken (Ken come il fidanzato
della Barbie, e questo spiega un po' il problema), Ken Charles Barger
di Newton, sempre in America, il quale come molti americani era
dotato di una pistola.
Sapete, tra l'altro, che in America per ogni proiettile sparato
contro un malvivente ce ne sono 47 che colpiscono i familiari e
i portatori di pistola medesimi. Ecco, questo signore aveva paura
di essere aggredito e allora viveva con la pistola sul comodino.
È notte, sta dormendo con sua moglie, suona il telefono,
lui piglia la cornetta e si spara. «Pronto?» Bum! La
moglie ha dichiarato di essere rimasta molto sconcertata. Al di
là di questi casi così eccessivi, se noi andiamo a
vedere il modo nel quale è organizzata la nostra vita scopriamo
delle follie totali, delle demenzialità illimitate.
|