FATTURE,
TAROCCHI E MALOCCHI
INDICAZIONI PER
L'INIZIO DEL VIAGGIO
Cos'è
la vita? Per quanto si possa studiare la realtà scientificamente
è difficile che si giunga un giorno a svelare l'ultimo segreto:
perché il mondo esiste? La risposta dovremo comunque cercarla
altrove, nella nostra mente, nel nostro corpo o nel nostro cuore.
Tutta la nostra vita è dominata da questo qualche cosa che
fa crescere le maree e il ventre delle donne, combina incontri straordinari,
salvataggi impossibili, tramonti e prodigi di ogni genere. Cosa
fa riuscire le imprese impossibili? Cosa ispira gli artisti? Cosa
fa nascere gli amori? Cosa rende possibile camminare sul fuoco,
sopravvivere a una caduta dal sesto piano, mangiare un gelato?
Chiamatelo Dio, Caso, Fortuna, Energia, Natura, Non Senso, Mistero.
C'è comunque un'inspiegabile magia nell'universo. Capita,
a volte di riuscire a sentirne la forza, la direzione. Intuire come
si sta muovendo. Chiunque sia riuscito a realizzare un sogno sa
che c'è un sottile legame tra il desiderio e la sua realizzazione.
Questo fenomeno è detto visualizzazione. Ne parla, ad esempio,
Hermann Hesse nel libro "Siddharta", dove il protagonista spiega
che per ottenere qualche cosa bisogna "essere ciò che ottiene
quella cosa". Ad esempio se si vuole affondare nell'acqua bisogna
essere il sasso che affonda nell'acqua senza sforzo, semplicemente
perché è nella natura del sasso affondare.
Lo
sforzo per ottenere un certo risultato va quindi concentrato nella
fase iniziale, di progettazione (di sogno) nella quale è
indispensabile aspirare a essere ciò che naturalmente potrà
arrivare al traguardo. Se volete correre come una gazzella dovete
essere una gazzella. Lanciarsi direttamente, con tutte le nostre
forze, nel tentativo di ghermire ciò che si vuole è
uno sforzo inutile.
In effetti si impiegano anni, a volte, per coronare i propri sforzi...
ma quanto dipende dalla resistenza della realtà? Quanto dalle
nostre idee sbagliate, dal nostro atteggiamento sfiduciato o da
remore e preconcetti che ci impediscono di mirare al centro del
bersaglio?
Avere cura della propria vita e coltivare la magia che anima ogni
elemento, è indispensabile. Non percepire la magia ci toglie
la sensibilità per il miracolo che ci circonda. Ma bisogna
stare attenti. Spesso la ricerca della magia diventa una caccia
nevrotica ai super poteri, ai miracoli spiccioli... diventa una
via di fuga... una dipendenza verso falsi maghi, fenomeni paranormali,
scorciatoie e santuari salvatutto che non esistono.
Comprendere la magia del mondo significa vedere il miracolo delle
cose semplici: l'aria, l'acqua, la vita... fare affidamento su sé
stessi e cercare la verità con equilibrio. Il mondo è
pieno di isterici, paranoici e truffatori che sventolano le bandiere
della magia come se fosse un detersivo o un'ideologia politica.
Altrove è il modo complicato nel quale l'universo si mostra
a gettarci nella confusione. Non sappiamo distinguere i fenomeni
che la scienza non può spiegare, dai fenomeni frutto di allucinazioni,
trucchi e abbagli.
Nessuno
può negare che sia possibile camminare sui carboni ardenti.
Decine di migliaia di persone lo fanno ogni anno, dalla Papuasia,
alla Sardegna, alla Germania, agli USA. Io stesso l'ho visto fare
svariate volte. Com'è possibile che non ci si bruci? Non
si sa, è inspiegabile. Possiamo dire che esiste un qualche
tipo di magnetismo o di altra reazione sconosciuta, che impedisce
ai piedi di bruciarsi restando qualche secondo a contatto con i
carboni ardenti (temperatura a 800°). Questo fatto indiscutibile
quanto inspiegabile non è però automaticamente la
dimostrazione dell'esistenza di altri fenomeni molto meno verificabili.
Cioè non è detto che siccome riesco a camminare sul
fuoco allora gli spettri esistono veramente e possono parlarti attraverso
il bicchiere sul quale si appoggia il dito.
È vero il bicchiere si muove ma questo non vuol dire che
siano gli spettri a spostarlo.
Esistono
ad esempio molti esperimenti che dimostrano l'esistenza (e la potenza)
dei movimenti muscolari involontari, cioè governati dal subconscio.
Potrebbe essere una spiegazione. Ce ne potrebbero essere altre.
Certamente non abbiamo prove dell'esistenza di questi spiriti del
bicchiere. Soprattutto mi spinge a dubitare il fatto che con i morti
si riesca ad avere soltanto dialoghi assolutamente privi di interesse.
Magari ti indovinano la data di nascita o dove hai lasciato le chiavi
di casa. Mai una volta che ti dicano qualche cosa di veramente utile
o interessante... chessò: la formula del DNA o un modo per
dar da mangiare a tutti i bambini o i segreti dell'assassinio di
Kennedy.
Il nostro mondo sarebbe proprio una cavolata se veramente il pianeta
fosse infestato da milioni di spettri che passano la giornata a
far correre i bicchieri e ballare i tavoli, senza che tutta questa
pratica porti a qualche cosa di utile.
La magia non è questo. E non è neanche il Grande Maestro
che ti dà la luce facendotela pagare con comode rate mensili.
Sì, c'è gente che ti impone le mani e ti fa guarire
dal mal di pancia o dalle ustioni. Sì, è incredibile,
è inspiegabile secondo i freddi parametri della medicina
ufficiale ma questo fatto non è la prova che quel tale santone
sia veramente un super uomo dotato di superpoteri magici.
La gente che guarisce con le mani generalmente non ci specula
sopra, non ci fa i milioni e non si proclama figlio di Dio.
Lo fa e basta. Non sa come succede e non usa questo dono per dichiarare
la propria grandezza. Sa di essere solo un tramite. Le guarigioni
miracolose sono merito del malato per il 50%, della fortuna per
il 40% e del guaritore solo per il 10%.
Nella
nostra società la scienza accademica nega l'esistenza di
tutti i fenomeni strani o inspiegabili. Davanti a questa negazione
assoluta si è condensato un fronte di sostenitori di questo
o quel fenomeno straordinario. Nella lotta, tra scientifici e paranormali
finisce che per affermare un fatto inspiegabile si arriva a affermarli
tutti (per confutare una truffa si classifica tutto come un imbroglio).
Diventa uno scontro tra stupidi. Invece bisogna imparare a distinguere
tra quel che è, quel che non è e quel che potrebbe
essere. Bisogna tenere sveglio ad ogni passo del ragionamento il
proprio senso critico per le idee degli avversari ma soprattutto
per le proprie. Bisogna poi, comunque, arrivando a una conclusione,
conservare tutti i dubbi del caso.
Qualunque
valutazione in campi ancora così sconosciuti non può
che essere un'ipotesi provvisoria. Dobbiamo essere pronti a rinnovare
le idee, rivederle, cambiarle radicalmente; bisogna mantenerle fluide.
Se si vuole intraprendere la via della magia bisogna soprattutto
evitare di cadere in queste due trappole iniziali: trasformare la
magia in un'ossessione paranormale o finire in braccio a qualche
Guru più o meno orientale.
Segue
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