LA
SCOPATA GALATTICA
IL
SESSO COSÌ COM'È
(dal
testo dello spettacolo
" Lo zen e l'arte di fare l'amore")
Spero
che voi abbiate tutti dei gravissimi problemi sessuali perchè
così vi divertirete di più. Quelli che non hanno problemi
sessuali hanno sbagliato testo, per non si possono lamentare perchè
sono stati fortunati sul resto.
Non
sono nè un sessuologo, nè un medico, sono semplicemente
uno sfigato pazzesco. Ho avuto tutti i problemi sessuali citati
nei libri di sessuologia, anzi, alcuni li hanno inseriti dopo
che li ho avuti io, perchè prima non si conoscevano.
Quando e dove cominciano i problemi sessuali? Molto presto. |
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Verso
i cinque anni già sei messo male, vorresti esplorare i corpi
dei tuoi coetanei per vedere come sono fatti. Ma così infrangeresti
almeno quattrocento leggi federali e verresti rinchiuso nel castello
della bella addormentata con i sette nani che ti picchiano con i
loro picconi, piccoli ma acuminatissimi.
QUANDO
POI RAGGIUNGI L'ADOLESCENZA
INIZIANO I CASINI VERI.
Alle
ragazzine, imiprovvisamente, scoppiano le tette e tutti gli uomini
le guardano con aria lubrica e cercano di palparle. E anche noi
maschietti siamo in una situazione del cavolo.
Le ragazze della tua età te le fregano quelli
più grandi. Quelle più grandi non ti si filano proprio
e quelle più piccole... sono troppo piccole.
Tra i 15 e i 18 anni c'è questo periodo tremendo. Hai il
massimo della potenza sessuale e il minimo delle possibilità.
Potresti farlo cinque volte al giorno per tre anni senza problemi
e invece se lo fai cinque volte in tre anni è grasso che
cola.
È LA FAMOSA GUERRA 15-18.
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Ne
avrete sentito parlare. L'hanno addirittura messa nei libri
di storia. Senza contare che, a causa dell'astinenza, l'acne
ti esplode e la polizia ti ferma per strada per chiederti se
hai il porto d'armi per girare con quei brufoli. |
Quello
che mi terrorizzava più di ogni altra cosa era la possibilità
di incontrare una ragazza vergine. Mi avevano spiegato che, quando
una ragazza viene deflorata, fa tutti quegli schizzi di sangue pazzeschi...
E già mi immaginavo mia madre che, entrando in camera mia,
guardava il soffitto tutto insanguinato e diceva: «Jacopo,
cos'hai fatto oggi? Hai sverginato qualcuno?»
E allora avevo elaborato un piano: volevo preparare un saccone di
cellofan fermato con lo scotch, tipo tenda canadese, e infilarmi
dentro con la ragazza, così, se lei aveva un'emorragia, si
evitava di allagare tutta la stanza. A scuola mi massacravano coi
verbi irregolari di greco, ma non un cane che mi spiegasse che non
è necessario andare all'assalto dell'imene come se si trattasse
di una carica di cavalleria con l'ariete. Uno può anche fare
una cosa più impiegatizia, rateale, una spallata oggi, una
spallata domani...
COSÌ L'IMENE VA GIÙ SENZA EMORRAGIA.
E manco ti dicono che il 20% delle ragazze o non ha l'imene dalla
nascita o è così impalpabile che crolla appena ci
soffi sopra. Figuratevi cento anni fa quando, dopo la prima notte
di nozze, bisognava esporre il lenzuolo insanguinato al balcone
per dimostrare che si era vergini e queste ragazze non riuscivano
a sanguinare. Delle vite rovinate! «Puttana! Disgraziata!
Chi è stato?!?...»
Avevo diciassette anni e giravo per la mia scuola dicendo: «Sono
diciassette anni che non faccio l'amore, sono diciassette anni che
non faccio l'amore ...» Pensavo che questa fosse una raffinatissima
tecnica di corteggiamento e invece, se alle ragazze gli dici che
sono diciassette anni che non fai l'amore, ti dicono: «Bene,
bravo, continua così. Ci sarà qualche motivo. Io cosa
c'entro?»
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E
tu piangi, solo nella notte, bramando distese di pelle rosea
da abbracciare. |
Riesci
a sentire il calore del suo corpo con un'intensità tale che
rischi che ti saltino i fusibili e il cervello ti frigge come un
uovo strapazzato.
C'è chi dice che la Rivoluzione Comunista degli anni '70,
in Italia sia fallita. Per me è andata benissimo perchè,
se non ci fosse stata la rivoluzione comunista, io sarei vergine
ancora adesso. Infatti, fu una compagna dell'Arci di Torino che,
vedendo che il mio cervello di giovane rivoluzionario stava per
implodere a causa della pressione erotica, ebbe pietà di
me e decise di iniziarmi al sesso.
Quando penetrai nel paradiso dei desideri... che ero proprio lì...
urlai dentro di me: «Evviva, finalmente dopo 17 anni! Io!
Sto diventando un uomo! Ecco ci sono!!!»
F
I N I T O!
Avrei
potuto battere dei record. Che se ci fosse stato qualcuno con un
cronometro sarei apparso nel Guinnes dei primati. Invece eravamo
soli e fu solo una brutta figura. Oggi come oggi, uno che è
un eiaculatore precoce è nella merda. Nel 1972 la situazione
era tragica.
L'unico posto dove si poteva parlare
di sesso era il bar.
Andai al bar, esposi il mio problema e mi beccai 23 minuti di pernacchie
e battute sui conigli. Poi uno ebbe pietà di me e mi disse:
«Guarda, un sistema c'è: la matematica. Praticamente,
appena cominci a far l'amore, nella tua testa inizi a calcolare:
3 X 7 = 21 X 4 -17 X 22: 6...
Questo sforzo aritmetico ti distrae dall'eccitazione e ti rallenta.
Impiegai sei mesi per trovare un'altra ragazza, visto visto che
la compagna dell'Arci di Torino non era più disponibile perchè
una volta si poteva farlo per la causa comunista ma due no perchè
ero stato troppo veloce.
Nel frattempo ne approfittai per esercitarmi in matematica per via
che ero un po' debole nei calcoli.
Quando finalmente fui lì iniziai: 3 x 7 = 21... Track! Finito.
Niente, con me la matematica proprio non funziona. Che mi restò
un trauma. Ogni volta che a scuola mi interrogavano rivivevo quella
situazione orribile e mi bloccavo facendo scena muta. Dovetti abbandonare
gli studi. Voi credete che lo dica per farvi ridere ma andata proprio
così.
ERO DISPERATO.
Questa storia dell'eiaculazione precoce mi tirava scemo. Non sapendo
che altro fare, andai a parlare con il più grande playboy
del quartiere. Girava sempre con delle ragazze munite di misure
inverosimili. Credo che le facessero a Taiwan perchè avevano
il sedere che partiva da sotto le ascelle.
Lo fermai per strada e gli esposi il mio problema. Lui mi disse:
«Non ti preoccupare, ci sono passato anch'io. La soluzione
c'è: il tamponamento a catena sull'autostrada del sole in
agosto. Praticamente quando inizi a far l'amore immagini di essere
lì tra le lamiere contorte, con le urla dei feriti, le sirene
dei pompieri, la puzza di benzina, i principi d'incendio e la portiera
accartocciata che ti sta sfondando il costato. E tutto questo schifo
ti rallenta l'eccitazione.» Provai.
Il tamponamento a catena funziona da bestia. Lei venne una volta,
due volte, cinque volte, dieci volte, quindici volte... A un certo
punto capii che se non riuscivo a smettere mi veniva l'infarto.
Ero entrato in una sindrome parossistica.
Mi ero sintonizzato col martello pneumatico dei pompieri che
stavano cercando di liberare un povero camionista che era nell'abitacolo
del suo camion tutto rovesciato e non riuscivo più a smettere.
Cosa faccio? Faccio arrivare un pullman di ballerine delle Folies
Brgres, che erano in ritardo per uno spettacolo che dovevano fare
a Modena, e così si erano già messe quei reggiseni
inesistenti e quei tanga fatti col filo interdentale. Scendono dal
pullman e con le loro unghie laccate di rosso, mi tirano fuori dalle
lamiere contorte e mi fanno la respirazione bocca a bocca. E poi
cominciano delle cose che non si vedono neanche nei film porno (le
fanno solo le ballerine delle Folies Bèrgères che
sono in ritardo per uno spettacolo che devono fare a Modena e sono
già in tanga). Così riesco ad arrivare all'acme del
piacere.
Per
ero innamorato della ragazza con la quale facevo l'amore. Ma mi
accoppiavo con un tamponamento a catena e con il corpo di ballo
delle Folies Bèrgères. Tra me e lei non c'era niente.
Passavamo soltanto nella stessa stanza. Ero ancora più disperato.
Mio papà mi aveva detto: «Se hai dei problemi cerca
sui libri, troverai le soluzioni.» E infatti trovo un libro
cinese fantastico: Il Tao dell'Amore.
I
cinesi sono tipi precisissimi, coi loro occhi a mandorla hanno esplorato
tutto nei minimi dettagli spiegando come si fa ogni cosa. E hanno
anche trovato il sistema per guarire l'eiaculazione precoce. Ed
è geniale. è una questione di ritmo.
Bisogna fare tre penetrazioni profonde e una superficiale. Perchè?
Si è scoperto 3500 anni dopo che l'hanno detto i cinesi,
quando gli americani hanno inventato il famoso metodo Master e Johnson
contro l'eiaculazione precoce: quando il maschio sente che si sta
eccitando troppo tira fuori il membro e la ragazza traak! Gli strizza
il glande con la punta delle dita. Lui lancia un urlo disumano:
«Aaaaahrg!» Un male cane e si dà una sbollita.
I cinesi, che sono più raffinati, hanno detto:
«MA SIAMO MATTI?»
Loro hanno scoperto che la passera all'ingresso è più
stretta e così fanno tre penetrazioni profonde e poi una
superficiale. Si ha così una schiacciatina naturale. Che
aiuta! Ma, siccome il maschio è una bestia, si eccita lo
stesso. Allora, quando sente che l'eccitazione sale, passa al sistema
numero due e cioè deve:
Inspirare
col diaframma a fondo.
Tirare indietro la pancia moltissimo.
Contrarre le natiche selvaggiamente.
Espirare profondamente per buttare fuori Ki, emettendo un suono
tremendo:
K i a i a i a i a i i i i h h ! |
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Ovviamente
devi aver avvisato la ragazza perchè sennò si spaventa!
Ma se le hai detto che una tecnica erotica cinese allora guadagni
dei punti. Questo sistema è pazzesco. Andavo avanti per mezz'ora,
tre quarti d'ora, un'ora!
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Solo
che, nella fretta di mettere in pratica questo metodo, non avevo
letto il capitolo successivo del libro dove spiegava che, dopo
aver fatto l'amore in questo modo, devi poi stare sei ore al
giorno nella posizione del pitone impazzito per rilassarti i
muscoli del basso ventre. Sennò, dopo due mesi ti scoppia
la prostata. Infatti, nel giro di due mesi, mi venne una prostatite
cistitica spiraloide lancinante che quando facevo pipì
ululavo come un indemoniato emettendo il famoso urlo del cistitico:
«Aaaaaaaahhh!», che mia madre, fuori dal bagno gridava:
«Jacopo! Cosa ti succede?!» |
«Niente
mamma, sto facendo pipiiii! Fa malissimo!»
«Basta con questa storia, domani andiamo dal dottore!!!»
Così andiamo dal dottore. Mi dà un cofanetto di antibiotici,
antistaminici, ansiolitici, antidepressivi, anticrittogamici. Mangio
tutte queste pasticchette: nessun risultato, non mi passava. Alla
fine, dei professoroni fanno un consulto e uno mi dice:
«MI DISPIACE, MA LEI CON LE RAGAZZE NON
PUÒ ANDARE NEANCHE AL CINEMA CHE SENNÒ SI ECCITA TROPPO
E LE FA MALE!»
Insomma, ero torturato dalla vita.
Segue
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