IL
KARAMÈ
LO
ZEN E L'ARTE DI SPACCARE
LA FACCIA AGLI IMBECILLI
Continua
da pag.1
DIO
AIUTA GLI AUDACI
Il
guerriero che vince è colui che
non deve estrarre la spada.
Se sei costretto a estrarre
e vinci il tuo avversario,
hai perso comunque;
perché il tuo avversario ha potuto pensare
di poterti vincere.
Massima
giapponese
Quando
affrontate il nemico, sia verbalmente che fisicamente ricordatevi
di azionare il cervello. Pensate. State calmi, considerati i particolari.
Il Libro di Hun dice: "Il guerriero si salva perché
durante lo scontro resta attratto da un fiore giallo, grazioso.
Egli si china per vederlo meglio e così evita la freccia
scagliatagli da un traditore alle spalle, cosicché la freccia
colpisce il suo avversario al petto".
Attendetevi sempre che accada qualche cosa di assurdo, di inconcepibile,
di strano e cercate di sfruttarne ogni opportunità.
L'ottusità degli aggressori impedirà loro di notare
quel che voi potreste vedere se liberate la mente dalla abitudini
e dagli egoismi. Karl Lewis, nel romanzo "La mia vita con
Sun" racconta di un ragazzo inglese bianco che compra dell'hashish
in un bar di Parigi frequentato esclusivamente da negri. L'hashish
non solo è caro ma si rivela anche una truffa, un misto di
sabbia, lucido da scarpe, liquirizia e altre venticinque schifezze.
Il ragazzo torna indietro, va al tavolo dove sono seduti quattro
neri enormi, lui è piccolo, magro e bianco. Il ragazzo dice
al pusher che la roba è cattiva e che rivuole i soldi. Il
pusher prima discute ma il ragazzo si accorge che questo ha paura
che lui alzi troppo la voce. Quindi usa il tono di voce come strumento
di ricatto. Il tipo allora di dice: "Usciamo che ti do i soldi".
Il ragazzo fa 2+2=4 (quattro energumeni di notte in una strada buia
a due passi dalla Senna). Che fare? Il ragazzo dice: "No, non
vengo, ho paura che tu mi tiri una coltellata".
Il pusher resta sbigottito. "Da dove vieni?" domanda.
"Dalla Scozia".
"Ma tu vivi in campagna?". "Sì" risponde
il ragazzo.
E il pusher gli ridà i soldi e riprende la roba dicendo che
lui non fuma e non poteva perciò sapere che l'hashish era
cattivo. Incredibile no? Giurano sia una storia vera.
Adesso sorvoliamo sulle ragioni idiote che possono indurre un ragazzino
bianco ad andare a comprare del pessimo marocchino in un bar frequentato
da una minoranza etnica giustamente incazzata. Però dichiarare
la propria paura, ammettendo quindi la forza superiore dei quattro
avversari e richiedere che si agisca secondo giustizia in virtù
della ragione e non della forza è un astuto omaggio al nemico,
è la verità e stupisce.
Il buon negro ha visto dietro a questo il ragazzo sperduto che era
("abiti in campagna") quando giunse nella capitale sessuale
dell'occidente bianco. Lui caccia i soldi perché vede nella
campagna scorrere una condizione di miseria e disperazione simile
a quella dalla quale lui proviene.
Non sa che il viso pallido c'aveva un castello e 6000 pecore. Sì,
a volte le arti marziali sono crudeli. Ecco questo è un ottimo
esempio di "Xhiang" (il ragionamento che spezza).
Di un altro episodio posso invece rivendicare la paternità.
Ero a Firenze, alla fermata di un bus e rimasi folgorato da una
ragazza. Salimmo sulla stessa vettura e lei mi sedette davanti.
Stava lanciandomi una dolce occhiata quando un giovane colosso si
intromise.
In modo molto volgare e assillante si mise a chiedere alla ragazza
che voleva scopare con lui, mettendola visibilmente in una situazione
sgradevole. Che fare? Non intervenire era per me impossibile. Il
problema non stava tanto nel fatto che l'altro fosse il doppio di
me. La questione era più sottile. Se avessi detto a lui di
piantarla avrei commesso un'azione di disprezzo per le possibilità
della donna di cavarsela da sola. Era il tempo del femminismo e
un simile gesto sarebbe stato per me moralmente riprovevole.
Come difendere una ragazza da uno scocciatore senza difendere lei?
Alla fine guardai il ragazzo e gli dissi: "Vuoi fare l'amore
con me?" Una tale profferta omosessuale pubblicamente dichiarata
in un'autobus affollato aveva il vantaggio di paralizzare l'avversario
senza che la cosa apparisse un'interferenza e senza il ricordo immediato
alla forza bruta.
Inoltre c'era in questa azione un elemento educativo in quanto poneva
lui nella stessa condizione nella quale aveva messo lei: imbarazzo.
Approfittando del gelo la ragazza si dileguò e io restai
bloccato in un alterco con il mio avversario che mi insultava perché
ero frocio. Io risposi che se lui poteva far proposte a una sconosciuta
io poteva fare altrettanto perché lui mi piaceva e me lo
volevo fare.
Non avevo comunque molto tempo prima che lui, offeso dall'offerta
omosessuale passasse alle vie di fatto. Quindi scesi dall'autobus,
lui mi seguì per menarmi ma io scattai bruciando i 500 metri
(record non omologato).
Lui comunque non provò neanche a inseguirmi. Forse sotto
sotto non gli era dispiaciuto.
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