MAMME
ZEN
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da pag.1
GRAVIDANZA
E PARTO
Avere
figli è un grosso problema e richiede un'enorme dose di tempo,
passione e amore. E' una responsabilità pazzesca e, per quanto
siate bravi farete un mucchio di errori. Nessuno è perfetto.
Inoltre sarete sempre in ansia finché avrete vita. Però
fare figli, se veramente ne avete voglia, può essere meraviglioso.
Generalmente ci si mette circa nove mesi per fare una creatura.
Questo periodo è molto importante. Secondo me l'ideale è
che un essere venga concepito con grande godimento sessuale e che
la madre viva serenamente la gravidanza circondata da affetto e
tranquillità.
In
questo libro parleremo di quel che sarebbe meglio. Il che non vuol
dire che se una persona si trova a non poter fare le cose al meglio
debba preoccuparsi più di tanto. Siamo tutti troppo ansiosi
e la paura di non aver fatto le cose perfette è peggiore
degli errori e i limiti contro i quali si è andati a sbattere.
L'importante è che, qualunque cosa succeda, amiate la vostra
creatura. L'amore può rimediare a quasi tutto. Se una creatura
trova amore sviluppa una forza incredibile. La natura compie, per
fortuna, dei miracoli, soprattutto se ha a che fare con bimbi piccoli.
L'universo
adora i bambini. Perciò, prendete questi consigli come un'indicazione
su ciò che sarebbe meglio e non come una minaccia per chi
sbaglia o non ha avuto certe possibilità. Il parto dolce
è meglio ma se vi trovate nella necessità di partorire
col parto cesareo non vuol certo dire che vostro figlio si troverà
a vivere male o a soffrire per tutta la vita. È importante
capire questo perché molti genitori si torturano con sensi
di colpa assurdi e alla fine sono proprio questi sensi di colpa
a creare problemi ai bambini e impedirgli di superare piccole difficoltà
o svantaggi.
Chiarito
questo spero di potervi dire che è buona cosa per la madre
e il nascituro che, durante la gravidanza, il padre sia loro vicino
(senza che le madri che trascorrono la gravidanza da sole si sentano
menomate). Meglio una madre da sola che con un padre coglione! Mi
sono spiegato?
***
Durante
la gravidanza la madre fa bene mantenersi in movimento, camminare
e fare un'attività fisica (non eccessiva!). È importantissimo
che si renda conto della grandiosità del miracolo che sta
avvenendo dentro di lei. La nostra razionalità spesso non
è in grado di cogliere questo evento. Ci sono donne che provano
disagio vedendosi crescere la pancia, si sentono defraudate della
loro libertà perché il bimbo cresce in modo autonomo
è incomprensibile.
La gravidanza non è una cosa che controlli. Viene da sé.
Alcune hanno repulsione per questo stato animale. Sono sensazioni
che almeno una volta quasi tutte le donne gravide provano. È
molto importante che voi accettiate questi pensieri negativi. Cercate
di capire da dove vengono e come mai la nostra mente razionale ha
difficoltà a capire questo fenomeno.
Reprimere questi pensieri è un errore, bisogna invece affrontarli,
guardarli, rifletterci sopra.
La
nostra società è ossessionata dalla paura del sesso,
dell'istinto e dell'animalità, sempre associati con qualche
cosa di sozzo, peccaminoso e disgustante. Ma cosa c'è di
più sacro e bello di una nuova creatura che nasce da voi?
L'universo vi ama e voi avete questa possibilità, negata
agli uomini, una capacità che vi pone solo un gradino al
di sotto di Dio. I maschi si sono inventati tutte queste storie
sul peccato e l'inferiorità della donna per invidia.
Se riflettete serenamente sulle strane idee negative che vi vengono
in mente vedrete che si sciolgono piano piano, perché si
basano su concetti astratti, immateriali, inconsistenti, immotivati.
Prendere gusto a quello che sta succedendo è fondamentale.
La
natura, naturalmente, vi segnala attraverso il piacere e l'emozione
che è importante che voi ascoltiate il vostro corpo. Non
dovete fare nulla di particolare. Ascoltarvi, rilassate e tranquille,
è più che sufficiente. In questo modo, ascoltandovi,
permettete al vostro istinto di agire per il meglio. La razionalità,
l'intenzione di fare qualche cosa è inutile ed è uno
spreco di energie, che sarebbero invece più proficue se utilizzate
per far funzionare meglio i meccanismi vitali.
Ascoltarvi, sentire le sensazioni in totale relax mette il cervello
in stato di quiete, le ansie si assopiscono e tutto va meglio.
Questo
discorso vale in modo particolare per le donne che risentano di
disturbi durante la gravidanza. Molto spesso questi malanni dipendono
più dall'ansia che da altro. Abbandonarsi fiduciose alle
incredibili forze naturali che il vostro corpo libera durante la
gravidanza è spesso la medicina migliore. Il corpo femminile
ha potenzialità straordinarie tanto che molte atlete raggiungono
il massimo dei risultati agonistici proprio nei primi due mesi di
gravidanza.
Fidatevi dei vostri meccanismi biologici, ci sono voluti centinaia
di milioni di anni per perfezionarli e ora sono lì al vostro servizio
come centinaia di geni della lampada. Se li lasciate lavorare incoraggiandoli
con la vostra gioia di vivere, vi serviranno divinamente.
Quando sentirete i primi movimenti, i primi calcetti dell'esserino
che avete prodotto sarà bellissimo. È il vostro frutto,
la vostra creazione, la vostra creatura. Vi chiamerà mamma
e vi farà un mare di dispetti. Sarà bellissimo.
Quindi
sdraiatevi, dimenticate per un attimo tutti i pensieri, rilassate
la muscolatura, respirate morbidamente e lasciate che l'essere mamma
vi pervada. Un universo di sensazioni vi toccherà l'anima
e vi riempirà di emozioni. Non temete le emozioni, se il
vostro cuore batte più forte o vi sentirete strane... le
emozioni sono vostre alleate, non sono lì per nuocervi ma per liberarvi
dai vincoli della razionalità meccanica e dalle abitudini
psicologiche. Le emozioni vi daranno l'energia che vi serve.
Quando
sarà il momento della nascita l'emozione vi impedirà
di ascoltare troppo i dolori, li sentirete ma non li registrerete,
li dimenticherete subito, perché le emozioni hanno messo
fuori gioco la mente razionale liberando l'istinto. Lasciate che
la vita vi emozioni. È meglio. Questo aspetto emotivo nel
fare un figlio è centrale.
C'è un periodo preciso durante il quale si forma la paura
delle emozioni: durante la prima infanzia. Provate a ricordare come
sentivate le emozioni allora. Da piccoli si ha una potenza emotiva
devastante. La gioia, la disperazione o la rabbia ti sconvolgono
completamente. Perdi il controllo.
Quando l'emozione ti pervade il tuo corpo ha reazioni sue, fisiche,
intensissime. Vampate di calore, riso, pianto, vista annebbiata,
brividi, tremori. La mente razionale del bambino non può
capire che cosa succede. È come se uno spirito, un demone,
si impossessasse del tuo corpo.
Gli
adulti spesso non sopportano queste esplosioni di irrazionalità
che a volte ti portano a trasgredire gli ordini o la buona educazione.
Non puoi capire che è normale, che non c'è pericolo,
che il demone non è cattivo, è solo il tuo essere
inconscio, vitale che si risveglia. Non è un'entità
che ti è nemica.
La capacità di essere posseduti dalle emozioni è al
contrario una ricchezza enorme. Ti aiuta ad amare di più,
a sentire di più, ti serve nei momenti difficili come il
parto, ti aiuta a superare i pericoli e sono le emozioni che ti
permettono di attingere forza dalle tue energie profonde in modo
da poter vincere la malattia. L'emozione è lo strumento attraverso
il quale l'istinto, in caso di bisogno, riprende il controllo del
corpo e riesce a far ragionare la mente razionale.
Qualcuno
obietterà che in preda alla rabbia si possono fare enormi
sciocchezze. Giusto, ma quando si è irati e si aggredisce
qualcuno non siamo sotto il controllo delle emozioni, siamo posseduti
dalla mente paranoica che è ben altra cosa. Stiamo pensando
vorticosamente, non stiamo ascoltando le nostre emozioni. Al contrario
le cose migliori della vita le facciamo quando le emozioni ci prendono:
ballare, fare l'amore, scrivere, dipingere, fare sport sono attività
che riusciamo a compiere pienamente solo in uno stato di cervello
spento ed emozioni accese. Capire questo, verificarlo quotidianamente
nell'esperienza emozionante della gravidanza vi preparerà
al parto. A lasciare che sia la vostra parte inconscia, istintiva
ed emotiva ad affrontare le doglie. Lei sa come si fa. Se il vostro
cervello sarà spento anche il dolore sarà una sensazione
completamente diversa.
La
cosa più brutta del male fisico è che stai lì a contemplarlo,
hai paura che aumenti, che non finisca mai più, che ci siano
complicazioni. Invece se lasci fare al tuo inconscio i problemi
perdono di gravità. Il dolore è solo una sensazione,
il tuo istinto sa come sentirlo solo quel tanto che è fisiologicamente
utile ai fini del travaglio. Poi lo spegne: le tue ghiandole secernono
le sostanze antidolorifiche e tutto si attenua. E soprattutto arrivi
a uno stato di coscienza diverso nel quale non c'è spazio
per le preoccupazioni e le sofferenze psicologiche.
Tutto il tuo essere è impegnato in quel che sta avvenendo.
È per questo naturale meccanismo che la maggioranza delle
donne dopo il parto è come se non ricordasse più il
dolore che ha provato. Mentre soffriva il cervello razionale non
era attivo e quindi non ha potuto memorizzare l'esperienza.
Capire appieno questo fenomeno ti aiuterà a sviluppare e
sfruttare tutte le sue potenzialità.
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